La legge 29 dicembre 2022, n. 197 (finanziaria 2023) con i commi da 153 a 159 dell’art. 1 definisce le modalità per la definizione agevolata delle comunicazione di irregolarità (o “avvisi bonari”).
Possono essere oggetto di definizione agevolata le comunicazioni di irregolarità che:
Per le comunicazioni indicate nel primo punto, ossia non scadute al 1° gennaio 2023 oppure notificate dopo tale data, è possibile effettuare la definizione agevolata versando entro i termini ordinari (30 giorni dal ricevimento della comunicazione o 90 giorni in caso di avviso telematico):
Il pagamento può avvenire in unica soluzione o in rate trimestrali, di cui la prima con scadenza entro 30 (o 90) giorni dal ricevimento dell’avviso.
Nel caso in cui al 1° gennaio 2023 sia regolarmente in corso la rateazione di una comunicazione di irregolarità ricevuta precedentemente e riferita a un qualsiasi periodo di imposta, è possibile usufruire della definizione agevolata per la parte di debito non ancora versato.
In particolare, per determinare il debito residuo occorre sottrarre al debito originario indicato nell’avviso bonario la quota di debito di ciascuna delle rate scadute entro il 31 dicembre 2022, anche se le stesse non sono ancora state pagate. L’Agenzia delle Entrate, nella circolare 1/E del 13 gennaio 2023, evidenzia che dette rate scadute ma non ancora pagate dovranno essere corrisposte, nella misura originariamente prevista (ossia senza alcuna agevolazione), entro la scadenza della rata successiva, pena la decadenza dalla rateazione. Il comma 157 inoltre prevede che le somme già riscosse sono acquisite a titolo definitivo, quindi nessun rimborso può essere chiesto per quanto già versato.
Dopo aver calcolato il debito residuo, occorre applicare allo stesso la sanzione del 3%.
Gli importi così ottenuti, insieme agli interessi originariamente dovuti e indicati nella comunicazione di irregolarità, devono essere versati alternativamente:
Sulle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi nella misura del 3,5% annuo. Per agevolare i contribuenti, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul proprio sito un foglio excel per calcolare l’importo delle varie rate.